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Il dolore di Enzo e Chiara

Lettera ad Angela, 25 aprile 2024

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IL SOLE E LA LUNA NEL CUORE


Tutte le sere controllo che la fiammella illumini il salotto, regolarmente. È sempre così, da allora.
E, giorno dopo giorno, non mi sfugge mai il più tenue richiamo alla nostra vita.


Un esempio recente? Facendo scorrere la lista delle nostre musiche (sì, le canzonette; NON la tua
musica vera, alla quale non ero e non sono educato), giorni fa sono inciampato in Mark Knopfler e
in OUR SHANGRILA. E una settimana prima avevo incontrato di nuovo NO POTHO REPOSARE,
di Andrea Parodi. Le ho aggiunte a quelle che ti tengono già compagnia.

 

Dov’erano finite? Melodie che fluiscono dentro. Sono consapevole che è infantile e forse banale;
ma con me funzionano, fluiscono dentro.


OUR SHANGRILA fa il paio con il TAJ MAHAL: evoca il sole e la luna dentro, che ci siamo portati
nel cuore e non solo nel viaggio in Tibet. Camminando, come sempre, mano nella mano. Mai
disgiunti.

 

NO POTHO REPOSARE rimane una lirica che mi riporta a te. Di più, scorrendo e riordinando i
video delle tante versioni del suo interprete, del suo interprete unico, mi ha colpito constatare che
l’ha cantata a 20, a 30 anni, a 40 e così via fino all’ultima performance, a pochissimi giorni dalla
sua fine: la parabola di tutta una vita; le stesse struggenti note, cantate sempre con lo stesso
trasporto. È come scorrere l’album di foto di tutta una vita, di tutta la nostra vita.

 

Non sento che il 25 aprile del 2018 ha spezzato il nostro legame, che è riuscito a separarci. È vero,
io sono rimasto qui, solo, mio malgrado; tu sei dall’altra parte. Ma è troppo forte il legame che ci ha
uniti. Talmente forte che tutto quello che mi circonda quasi non lo vedo. Continuo a vedere te, sì te;
ad ogni istante.

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OUR SHANGRI LA


It's the end of a perfect day
For all surfer boys and girls
The sun's dropping down in the bay
And fallin' off the world
There's a diamond in the sky
Our evening star
In our Shangri-La
Get that fire burnin' strong
Right here and right now
It's here and then it's gone
There's no secret anyhow
We may never love again
To the music of guitars
In our Shangri-La
Tonight your beauty burns
Into my memory
The wheel of heaven turns
Above us endlessly

This is all the heaven we've got
Right here where we are
In our Shangri-La, oh
(Guitar solo)
Tonight your beauty burns
Into my memory
The wheel of heaven turns
Above us endlessly
But this is all the heaven we've got
Right here where we are
In our Shangri-La

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Link alla canzone su YouTube

NO POTHO REPOSARE


No potho reposare amore 'e coro
Pentzende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda 'e oro
Ne in dispiachere o pensamentu
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo
Si m'essere possibile d'anghelu
S'ispiritu invisibile piccabo
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo

Sas formas e furabo dae chelu
Su sole e sos isteddos e formabo
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene

No potho viver no chena amargura
Luntanu dae tene amadu coro
A nudda balet sa bella natura
Si no est accurtzu su meu tesoro
E pro mi dare consolu e recreu
Coro, diosa amada prus 'e Deus

No potho reposare amore 'e coro
Pentzende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda 'e oro
Ne in dispiachere o pensamentu
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo

No potho reposare amore 'e coro
Pentzende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda 'e oro
Ne in dispiachere o pensamentu
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo…

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Link alla canzone su YouTube

25 aprile 2023

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Siamo arrivati al quinto anno. Sono passati cinque anni da quell’aprile del 2018 in cui ho intrapreso un viaggio che voleva essere della pazza speranza ed è diventato quello della tua liberazione (e, guarda caso, era il 25 aprile…).


Nell’impossibilità di comunicare con te, quel giorno, mi sono messo in viaggio per chiedere un miracolo che appariva sempre più remoto. E nella notte seguente tu, credo io, ti sei liberata dal fardello che ti opprimeva.
 

Non era quello che avevo sognato, ma la libertà era comunque il traguardo.
 

Quella libertà che tu hai augurato a Chiara di saper conquistare e difendere, ora tu l’hai ottenuta.
 

Anche oggi, come l’anno scorso, rifletto su questa strana coincidenza di date. In qualunque giorno io avrei potuto fare quel tentativo folle di viaggio liberatorio; e tu avresti potuto andartene in qualunque giorno dell’anno, dal settembre 2017 in poi: entrambi abbiamo agito il 25 aprile…
 

Vivo oggi una profonda, intima tristezza: non mi sei lontana, sei sempre con me, ininterrottamente. Ma oggi vedo cupezza nel mondo, in Italia, nel mio cuore.
 

Sfogliando l’album che hai nel tuo blog, ho avvertito la necessità di vederti sorridere, almeno tu.

 

https://www.angelapascucci.eu/foto-il-sorriso-le-risate

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29 marzo 2023

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Cara Angela,


è ritornata la data del tuo compleanno. E’ inevitabile che un flusso di emozioni, di ricordi e, sì!, anche di angosce pervadano l’animo di chi pensa a te più volte al giorno, tutti i giorni, ininterrottamente.

Il tuo (e mio) amico poeta, fotografo (e mille altre cose) Marco Cinque, oggi rispondendo ad un mio commento, ha condiviso questa breve poesia, che potresti tranquillamente aver scritto tu o comunque che puoi far tua:

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TESTAMENTO


- Ai miei figli -
Vi lascio una scala
traballante
incompiuta
con qualche scalino rotto
alcuni marci
e più di uno
intero.
Riparatela
mettetela in piedi
saliteci sopra
salite
fino a toccare la luce.


Claribel Alègria
poetessa nicaraguense

Lettera ad Angela, tre anni dopo, 25 aprile 2021

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CAPITA; NON SOLO E SEMPRE AGLI ALTRI…

 

Non posso non riprendere la nota più cruda e dolce che mi ha accompagnato in questo terzo anno, in tutti questi mesi di clausura e di sconcerto. Parlo delle due canzonette che inserimmo nel nostro canzoniere e che nei quarant’anni di vita spesi insieme, come un flash improvviso, mi hanno colpito con cadenze imprevedibili: If I needed you; If I should fall behind.

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Continua...

Lettera ad Angela, 25 aprile 2022

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Mia cara, ancora qualche ricordo "nostro". Sì, ho un po' indugiato su Chiara perché è il più bel lascito che hai fatto per noi...​

Grazie di tutto                                                                 

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Lettera ad Angela, due anni dopo, 25 aprile 2020

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Angela mia,

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è passato un altro anno, un altro anno intero è passato. Un altro Aprile.
È stato un secondo anno assai diverso dal primo.
Per dirne una, è un po’ di tempo che non visitavo il nostro Blog (http://www.angelapascucci.eu/), Che non lo leggevo, che non lo guardavo, che non lo ascoltavo. È perché ho consapevolmente rinviato il mio ritorno attento al tuo Taj Mahal a quando mi fossi accinto a scriverti di nuovo. Ed eccomi allora qui; a rileggere, a guardare ed ascoltare ancora, in sottofondo; mentre si fa strada dentro di me una riflessione.

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Continua...

Lettera ad Angela, un anno dopo, 25 aprile 2019

 

Angela mia,

 

è passato un anno. Aprile ti portò a me nel 1978 e ti ha portata via a tutti noi, un anno fa.

 

40 anni di vita e poi un anno senza di te; senza carezze e parole scambiate, riflessioni anche dialettiche e aspre, cura condivisa per Chiara; senza serate spaparanzati in salotto in compagnia di Montalbano, di ultime notizie, di show, film; di libri letti in parallelo, letteratura, arte, politica (ahimè, mai calcio…)!. Senza i nostri viaggi di ricarica delle batterie, di esplorazione, divertimento, cultura. Senza amici e affetti vissuti insieme. Un anno trascorso, con la crudeltà della memoria, la stoltezza del rimpianto, nella dolcezza dei ricordi.

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Continua...

Angela, Enzo e Chiara

Ho conosciuto Angela esattamente 40 anni fa. La vedo ancora salire la scalinata di San Pietro in Vincoli nell’aprile del 1978 ed io, sulla piazzola intermedia, l’aspetto per accoglierla.

 

Aprile l’ha portata nella mia vita, aprile ce l’ha portata via.

 

Sono stati quarant’anni per i quali le nostre due vite hanno avuto un senso infinito e reciproco. Ce lo siamo detto con gli occhi, tre o quattro volte soltanto, per ribadirlo.

 

Ma, in fondo, non ce n’era bisogno; era nelle cose.

 

Abbiamo fatto quasi tutto quello che avremmo voluto, in un lunghissimo viaggio, fatto di tanti bellissimi e ricchissimi viaggi di scoperta, di curiosità, di cultura, di umanità, di gioia, di spensieratezza.

Abbiamo fatto anche una splendida creatura, Chiara, che Angela ha amato, infinitamente e scomodamente, sopra ogni cosa.

 

Dirò semplicemente che Angela è stata una persona non comune. In questi giorni ho letto cento aggettivi su di lei. A parte gli elogiativi, ricordo quelli che più le si attagliano: coerente, rigorosa, tenace, regale, contaminante.

 

Lascia in tutti noi un vuoto struggente, incolmabile; un dolore inconsolabile.

 

Gli ultimi due anni sono stati durissimi, intensissimi, a loro modo bellissimi, di progressiva simbiosi. Senza la tenacia di Angela, sarebbero durati poche settimane.

Il destino ha trattato Angela come un fiore: sotto i miei occhi, solo in parte consapevoli, le ha strappato un petalo alla volta, fino all’ultimo respiro.

 

Alla morte di mia madre, con Angela cercammo un testo da evocare. Volevamo che fosse innanzitutto laico, ma anche laicamente religioso, come era Angela (Don Carlo ne è il più autorevole e attendibile testimone).

Con Chiara abbiamo ritenuto giusto riprendere questo testo condiviso e che sia Chiara, il nostro frutto più prezioso, a leggerlo.

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Enzo

Enzo e Chiara -
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Don Carlo - 1
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Lettura -
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Don Carlo - 2
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Un collage dalle Letture, composto da Angela ed Enzo, per commemorare Marisa Naso

TESSALONICESI 4- 13, 14
Ma ora, cari fratelli voglio che sappiate che cosa succede ad un credente quando muore, in modo che quando capiterà a voi, non siate troppo addolorati, come quelli che non hanno nessuna speranza.
Siccome crediamo che Gesù Cristo è morto e risorto, dobbiamo anche credere che, quando Cristo ritornerà, ricondurrà con sé tutti i credenti che sono morti…


APOCALISSE di Giovanni 21-4
...e tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima saranno passate…

Canto tradizionale degli indiani Navajo - Mary Frye (1932)


Non rimanere a piangere sulla mia tomba
Io non sono lì; io non dormo.
Io sono i mille venti che soffiano,
Io sono le stille di neve che luccicano,
Io sono il sole che colora il grano.
Io sono la lieve pioggia d’autunno.
Quando ti svegli nel silenzio del mattino
Io sono l’incessante e quieto roteare degli uccelletti.
Io sono il delicato luccicare delle stelle nella notte.
Non rimanere a piangere sulla mia tomba,
Io non sono lì; io non sono morta.

Enzo e Angela
Articolo su Angela Pascucci

a Chiara

Dal primo libro di Chiara

 

Una risposta a Chiara

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Un momento magico
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Io, che l’ho accompagnata per due anni nel suo e nostro ultimo viaggio, sto provando emozioni che emergono - mio malgrado - dai ricordi di viaggio. Vi confido un ricordo di un viaggio a due, in cui c’è tutta Angela. L’ho evocato un giorno rimanendo da solo con Angela nel silenzio nella camera, in Clinica. Tra i mille ricordi è emerso uno dei più belli. Nel nostro primo viaggio in Perù, abbiamo avuto la fortuna di trovare libera una delle tre camere della bicocca posta in cima al Machu Picciu; un privilegio, perché lì alle 17 si chiudeva ai turisti fino all’indomani. Nel pomeriggio tardi avemmo quindi la fortuna di disporre dell’intero, immenso complesso archeologico: vuoto, silente e solo per noi. Rimanemmo in silenzio per quasi due ore, con la sola compagnia di un lama che brucava a fianco ad Angela. Fu un momento di sospensione dell’esistenza. Quando mi avvicinai mi accorsi che Angela aveva pianto. Aveva ragione; aveva, come al solito, capito, sentito la profondità del momento vissuto.
​
Enzo
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